Il corpo, la voce, la mente.
Filosofia del linguaggio e cognizione incarnata in Maine de Biran.
Donata Chiricò
2020 – 9788898138371
Qual è la cosa più difficile da fare per poter parlare una lingua? Molti pensano capire il significato delle parole. Ma non è così. I significati delle parole li capiscono gli animali e anche le intelligenze artificiali. La cosa più difficile da fare è, invece, produrre un suono linguistico, accordare il nostro corpo e obbligarlo a lavorare al servizio della nostra facoltà di linguaggio. In effetti, il materializzarsi nel corso dell’antropogenesi della voce articolata impegna il corpo a fare spazio al linguaggio là dove le regole ferree dell’evoluzione avevano collocato funzioni ben più vitali quali la respirazione e la nutrizione. Molto tempo prima che la paleoantropologia ci fornisse questo tipo di informazioni, Marie-François-Pierre Maine de Biran aveva formulato una teoria del linguaggio e della mente pensata a partire dal lavoro che il corpo deve svolgere prima che diventi capace di dare vita a un suono. È lui l’originalissimo autore a cui è dedicato questo lavoro.